
Quando sentite parlare di “gravità”, la prima cosa che vi viene in mente potrebbe essere Issac Newton o John Mayer. Mentre entrambi hanno dato un contributo enorme nel portare la gravità sotto i riflettori, gli antichi testi indiani discutono in dettaglio di questo concetto. Quasi mille anni prima di Newton, c’ era un astronomo indù e matematico chiamato Varahamihira (505-587 CE). Sentiva che doveva esistere una forza sulla Terra che permettesse a tutto di attaccarsi alla terra e non fluttuare. Tuttavia, non è stato in grado di nominare questa forza.
Qualche anno dopo, Brahmagupta (598-670 CE), che non era solo un astronomo, ma anche matematico, credeva che la Terra fosse una sfera e che avesse la capacità di attrarre oggetti. In una delle sue numerose dichiarazioni egli scrisse:”I corpi cadono verso la Terra come è nella natura della Terra attrarre i corpi, così come è nella natura dell’ acqua che scorre”.
Molti altri antichi studiosi, astronomi e matematici hanno parlato a lungo della gravità.